ITALY ART

About This Project

 

Reggia di Caserta

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Progetto con panoramiche immersive a 360° della Reggia di Caserta esplorabile in prima persona tramite Cardboard, il visore di Realtà Virtuale per smartphone, Samsung Gear Vr o Ocululus.
App per Android e iOS disponibili a breve sui rispettivi store.

 

 

Leptis Magna

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Emporio fondato da uomini di Tiro, città fenicia dell’attuale Libia. La data di fondazione è incerta: dall’XI al VII secolo a.C. Il nome in neopunico è Lpqī, quello locale in età imperiale Lepcis, quello latino Leptis Magna. Fu un’antica e influente città della Libia, fiorita prima sotto i Cartaginesi e poi sotto i Romani. Con Sabratha ed Oea costituiva l’antica regione degli Emporia, anche conosciuta col nome greco di Tripolitania. La città, dal1982 figura nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Le rovine di Leptis Magna si trovano a circa 130 km a sud-est di Tripoli, nei pressi dell’attuale Lebda a circa 3 km da Al Khums (detta anche Homs o Khoms).

 

 

Sabratha

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Il sito archeologico di Sabratha è situato sulla costa mediterranea, a circa 1,5 km a nord ovest dal centro della moderna Sabratha, in Libia.

Esso è oggi fruibile grazie al lavoro compiuto nel 1920 dagli archeologi italiani, diretti da Renato Bartoccini, che hanno riportato alla luce e parzialmente ricostruito gran parte dei reperti oggi presenti nell’area. Il monumento più importante del sito è il teatro romano localizzato nella zona est del sito. Si ritiene sia stato realizzato tra il II ed il III secolo. La parte più spettacolare è costituita dalla scena, che è formata da tre piani con colonne di marmo sovrapposte. Si calcola che sui suoi 11 gradini circolari potessero trovare posto circa 5.000 persone.

Nella zona ovest si trova il Forum con il tempio di Antonino, il tempio di Giove e la Basilica cristiana fatta costruire da Giustiniano con il pavimento a mosaico (visibile nel museo). Altri interessanti monumenti di epoca romana sono: il Tempio di Liber Pater, il Tempio di Serapide, il Tempio di Ercole e, nella zona est, sul mare, il Tempio di Iside.

 

 

Tarquinia necropoli etrusca

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Ubicata in località “monterozzi” la necropoli è sito Unesco dal 2004, si estende per settecentocinquanta ettari e raggruppa oltre duecento sepolcri.

La particolarità è data dalla vastità delle decorazioni pittoriche.

L’usanza della decorazione non è un elemento circoscritto a questa zona ma, nella Necropoli di Monterozzi di Tarquinia, la presenza di pitture è così estesa da costituire un fattore di eccezionale importanza, soprattutto perché permette di capire l’evoluzione della civiltà etrusca.

 

Progetto con panoramiche immersive a 360° della Necropoli Etrusca di Monterozzi completamente esplorabile in prima persona tramite Cardboard, il visore di Realtà Virtuale per smartphone, Samsung Gear Vr o Oculus.
App per Android e iOS disponibili a breve sui rispettivi store.

 

Racconigi

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Dai tempi di Carlo Alberto fino alla caduta della monarchia, la famiglia reale trascorreva la villeggiatura in questo imponente castello costruito da Guarini per i principi di Carignano e circondato da un maestoso parco, opera dell’architetto di giardini Xavier Kurten ed esempio tra i più significativi in Europa della sensibilità verso la natura e il paesaggio propria del Romanticismo.

Visitare il Castello di Racconigi oggi significa non solo rivivere i fasti di Casa Savoia ammirando gli arredi originali e la splendida collezione di ritratti, ma anche passeggiare tra serre e cascine e avvistare le cicogne che nidificano nel parco, oasi di grande interesse naturalistico.

 

 

Cappella di San Gennaro

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San Gennaro, per il solo fatto di essere esistito e per il solo fatto d’essere eletto a principale patrono di Napoli, nel corso dei secoli e’ stato l’inconscio artefice della costituzione di un patrimonio di arte generato dalla necessita’ di custodirne le reliquie, tramandandone l’immagine e trasmettendo la memoria della sua vita e delle sue gesta.
A lui fu fatta una promessa, un voto: erigere una cappella che potesse testimoniare nel tempo la devozione di un popolo e che nel tempo e’ diventata forziere d’amore per questo santo che Napoli ha sempre sentito suo.
Una cappella per custodire il suo sangue, il luogo per un miracolo che diventa miracolo d’arte: un tesoro per il più grande tesoro dei fedeli napoletani.
…omissis…
la deputazione della r. cappella del tesoro di San Gennaro
a questo scrigno d’arte e’ dedicato il nostro lavoro.

 

 

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Category
Cross-media, Photography