Schiave è una docu-serie di 2 episodi, per il ciclo Il Racconto del Reale, in onda su Sky Atlantic, che ci porta dentro il triste mondo della prostituzione in strada.
prodotto da: Verve Media Company per Sky Atlantic
Scritto da: Luciano Palmerino e Giuseppe Colella
Regia: Claudio Bozzatello
D.O.P. : Alessandro Galluzzi
Year: 2019
Ogni notte sulle strade italiane, magari a pochi metri da casa nostra, tante, troppe ragazze giovanissime sono costrette a vendere il proprio corpo in cambio di pochi euro. Sono le schiave del terzio millennio. Le loro catene sono fatte di minacce, di violenze, di paure, di miseria.
C’è però chi, quelle catene invisibili, cerca di spezzarle. Sono le associazioni anti-tratta, che con le loro unità di strada offrono aiuto e conforto alle ragazze. E la Polizia di Stato, che ogni notte dà la caccia agli sfruttatori. Associazioni, Polizia, Schiave. Tre facce di un unico fenomeno: la tratta.
Episodio 1
Nella prima puntata, della durata di circa un’ora “Schiave” racconterà la storia di una donna albanese di 40 anni, Linda (ovviamente non è il suo vero nome). Linda aveva solo 15 anni quando, un giorno d’inverno, venne rapita da due uomini all’uscita della scuola e venne portata da uno sfruttatore che prima la violentò e che poi, dopo averla picchiata e torturata, la costrinse a prostituirsi tra Milano e Monza.
E’ l’inizio di un incubo che durerà più di dieci anni e che proseguirà sulle strade di Roma e di Londra. Sino a quando, dopo essere passata da uno sfruttatore all’altro, da una strada all’altra e da una violenza all’altra, Linda, grazie all’aiuto di un cliente affezionato a lei, decide di fuggire.
Riesce ad imbarcarsi a Dover e, nascosta nel retro di un camion, arriva sino in Italia. Oggi è diventata madre e sta cercando, faticosamente, di ricostruirsi una vita. Ma porta su di sé, e dentro di sé, i segni delle torture subite. I ricordi, orribili, sono impossibili da cancellare.
Il racconto della storia di Linda si intreccia con le riprese di una nottata passata in compagnia di Laura e Valeria, due operatrici dell’Unità di Strada della “Cooperativa Lotta contro L’Emarginazione”, che due volte alla settimana girano per le strade di Milano e della Brianza per offrire assistenza, conforto e consigli alle ragazze costrette a prostituirsi, in modo da farle sentire meno sole e per provare a convincere qualcuna di loro a liberarsi dalle catene della schiavitù sessuale.
Infine vedremo la missione notturna degli uomini del Commissariato Greco Turro di Milano, costantemente impegnati a effettuare dei controlli in in determinate zone critiche, e spesso in alcuni appartamenti dove sono stati segnalati movimenti sospetti e dove potrebbero esserci ragazze costrette a prostituirsi contro la loro volontà.
Episodio 2
Nella seconda puntata,“Schiave” racconterà in più o meno 70 minuti le storie di due ragazze costrette con l’inganno a prostituirsi sulle strade italiane. La prima è Faith, nigeriana, nata a Delta State 24 anni fa. In Nigeria faceva la benzinaia, per aiutare la famiglia e pagare le cure mediche al padre malato. Non aveva neanche 20 anni quando il suo fidanzato – che era in realtà un reclutatore della malavita nigeriana – cominciò a parlarle di una sorella che aveva un negozio da parrucchiera in Italia in cerca di personale. Faith, che sperava in una vita migliore, si lasciò convincere e partì.
Il viaggio attraverso il deserto durò mesi, e fu scandito da violenze e privazioni. Arrivata a Napoli, Faith scoprì che il suo fidanzato l’aveva ingannata e che ad attenderla c’era non sua sorella, bensì una madame, cioè una sfruttatrice, che la costrinse a prostituirsi per oltre un anno. Ma Faith aveva delle risorse interiori straordinarie e una domenica, mentre la madame e la sua famiglia erano a messa, scappò da Napoli, senza mai voltarsi più indietro. Ora Faith vive con alcune amiche, e sta progettando una vita, finalmente, da donna libera.
La seconda storia è quella di Maria, una ragazza rumena di 30 anni. Maria aveva solo 15 quando sua madre, una donna alcolizzata e violenta, le disse di raggiungerla in Italia, dove faceva la badante e si era sistemata in una bella casa a Roma. Maria arrivò a Roma in pullman e si ritrovò a vivere in una grotta nella zona dei Prati Fiscali, alla mercè di una banda di sfruttatori. Sua madre l’aveva venduta a loro per una cifra ridicola: 50 euro.
Maria venne costretta a prostituirsi per due lunghissimi anni e fu anche costretta a subire le violenze sessuali del capo della banda di malavitosi che l’aveva in pugno. Fiaccata da quella vita fatta di umiliazioni continue, Maria trovò dentro di sé la forza di ribellarsi. Una notte, la Polizia, dopo averla fermata, la portò in un centro di accoglienza. E Maria si lasciò convincere dall’operatore del centro a intraprendere una nuova vita. Oggi è madre di due figlie ed è finalmente una donna libera.
Le storie di Faith e Maria, si intrecceranno con due situazioni “live”. Le strade di Napoli, dove è stata costretta a prostituirsi Faith, saranno raccontate anche attraverso la nottata passata con l’Unità di Strada di Dedalus, una storica cooperativa sociale che è un punto di riferimento per le “schiave del sesso” del “napoletano. L’equipaggio di Dedalus comprende anche una ragazza di madre di lingua nigeriana che, oltre ad offrire caffè e profilattici alle ragazze, cerca di convincerle a frequentare la scuola d’italiano e a intraprendere una nuova vita.
Nelle strade di Roma in cui si è prostituita Maria, invece, si svolge la missione del Commissariato “Colombo”, che in seguito a un’indagine è sulle tracce di una prostituta che probabilmente è vittima di tratta sessuale. Per cercarla dovranno setacciare tutta la zona di Eur-Marconi. La loro sarà una nottata lunghissima.